Diritto Successorio
In vent’anni di professione ho imparato che oltre al dolore per la perdita di un familiare bisogna da subito fare i conti con un altro aspetto: la divisione del patrimonio ereditario. Tale momento, se non gestito correttamente, può determinare un grave conflitto tra gli eredi.
La successione a causa di morte (mortis causa) è l’istituto giuridico che regola le modalità in cui gli eredi subentrano al defunto (definito de cuius) nella titolarità di un patrimonio o di singoli diritti patrimoniali.
Il trasferimento del patrimonio per causa di morte, come disciplinato dal codice civile, può avvenire per successione legittima o per successione testamentaria.
La successione, dunque, è testamentaria quando gli eredi e i legatari sono stati individuati dal de cuius quando era ancora in vita, mediante un apposito negozio giuridico che prende il nome di testamento; è, invece, legittima (o ab intestato) quando, in mancanza di testamento lasciato dal de cuius, gli eredi sono individuati dalla legge nelle persone che intrattenevano con il defunto i più stretti rapporti di parentela (moglie, figli, genitori, fratelli).
Esistono dei soggetti ben identificati dalla legge ai quali, stante il legame familiare intercorso in vita con il de cuius, viene riservata una quota del patrimonio ereditario (definita quota di legittima) della quale il de cuius non può disporre liberamente: tali soggetti (i figli, i genitori e il coniuge) si definiscono LEGITTIMARI.
Fornisco le seguenti attività di consulenza e di assistenza, giudiziale e stragiudiziale, in ordine alle seguenti materie:
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- divisione ereditaria, procedure per lesione di legittima, collazione accettazione dell’eredità con beneficio di inventario e rinuncia eredità.